- Project Runeberg -  Nordisk tidskrift för bok- och biblioteksväsen / Årgång XVI. 1929 /
89

(1914-1935)
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CODEX ARGENTEUS 89

Le vicende piü antiche del Codex Argenteus ci sono completamente
sconosciute, tutto il primo millennio nella sua storia é avvolto nei buio. E
appena intorno il 1550 si trova il manoscritto in un convento di benedettini
in Werden, nel territorio della Ruhr (immediatamente a sud di Essen). Non
si sa come il manoscritto sia pervenuto cosi in su nella Germania, ma
generalmente s’é ritenuto ehe vi sia stato portato giä allorché il monastero in
que-stione, nel 793, fu fondato da Santo Liudger, detto 1’apostolo dei sassoni,
come punto d’appoggio per 1’opera dei missionari fra quel popolo. É
possibile ehe Liudger, come von Friesen indicava, abbia quindi avuto il
manoscritto in Francia, nelle cui parti meridionali si trovavano a quel tempo
e piü tardi elementi dispersi di popolazioni vestrogotiche. Puö averlo anche
avuto in Italia; s’é, fra altro, pensato a Monte Cassino, döve Liudger fece
una lunga preparazione per la sua opera missionaria. Per parte mia, non
vorrei trascurare del tutto il fatto ehe il convento di Werden, secondo
rac-conta una tradizione, conservata in una cronaca di convento1, sia stato costruiio
con materiale ehe Carlo Magno fece portare, fra altro, appunto da Ravenna.
Bisogna ritenere ehe in tali circostanze non sia stato assolutamente
impos-sibile ehe dalla stessa fonte si sia ottenuta anche una collezione di
mano-scritti per formare la dotazione letteraria del convento.

Dopo il rinvenimento del manoscritto in Werden — gli scopritori furono
due originari belgi stabilitisi poi in Colonia, Cassander e Wouters — le
notizie, gli esempi dei caratteri e brevi estratti del testo (fra altri il Padre
Nostro) cominciano ad entrare nella letteratura. Giå prima della fine del
sec. XVI il ms. é passato in proprietå dell’ Imperatore tedesco, e nel 1648,
nell’ ultima fase della guerra dei 30 anni, allorché gli svedesi sotto H. C.
von Königsmarck assalirono la Piccola Parte di Praga, esso si trovava
incorporato nella Camera d’arte e di tesori al Hradcin, il Castello dei re
boemi, e cadde, con gl’inestimabili tesori di questa nelle mani degli svedesi.
Come altri libri e manoscritti, preda di guerra, il Codex Argenteus viene
cosi incorporato alla Biblioteca della Regina Cristina nel Palazzo Reale di
Stoccolma, ma ivi non desta, per quanto si sappia, aleuno speciale
interesse né nella giovane dotta regina, né fra le celebritå straniere ch’ella
riu-niva alla sua corte. E quando la regina abdicö nel 1654 e lasciö la Svezia
per istabilirsi, un po’ alla volta, in Roma, il Codex Argenteus non si trovö
fra le rieche raccolte di libri e di manoscritti ch’ ella allora prese con sé,
e di cui la parte principale ora costituisce la Bibliotheca Reginae nella
Biblioteca Vaticana. Il Codex Argenteus prese tutt’ altra via. Fu compreso

1 Cronaca dell’ abate Henr. Duden (P. Jacobs, Werdener Annalen, Dusseld. 1896, p. 18).

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