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363

(1872) [MARC] [MARC] Author: Folmer Dyrlund
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Full resolution (JPEG) - On this page / på denna sida - Vedhæng - A. om Sigenere eller Tatere - 5. Fortsættelsen (1395-1471) af Chronica di Bologna under 1422

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yuando coloro arrivarotio in Bologna, erano andati cinque anni pel
mondo, e n’era morto di loro piü della metå. Aveano un decreto
del Be di Ungheria, che era Imperadore, per vigore di cui essi
poteano rubare per tutti que’ sette anni per tutto dove andassero,
e che non potesse essere fatta loro giustizia |!]. Sicché quando
arrivarono a Bologna, alloggiarono alla Porta di Galiera dentro e di
fuori, e dominavano sotto i portici, salvo che il Duca alloggiava
nell’ albergo del Re. Stettero in Bologna quindici giorni. In quel
tempo molta gente andava a vederli per nspetto della moglie del
Duca, che diceano, che sapeva indovinare, e dir quello, che una
persona dovea avere in sua vita, e anche quello, che avea al
presente, e quanti figliuoli; e se una femmina era cattiva o buona, e
altre cose. Di cose assai diceva il vero. E quando alcuni vi
andav-ano di quei che volevano far indovinare de’ loro fatti, pochi vi
andavano, che loro non rubassero la borsa, o non tagliassero il
tes-suto alle femmine. Anche andavano le femmine loro per la Cittå
a sei e a otto insieme. Entravano nelle case de’ Cittadini, e
dav-ano loro ciance. Alcuna di quelle si ficcava sotto quello, che
poteva avere. Anche andavano nelle botteghe, mostrando di voler
comperare alcuna cosa, e una di loro rubava. Onde fecero un gran
rubare in Bologna. Per questo si fece una Grida, che non fosse
alcuna persona, che andasse da loro sotto pena di Lire cinquanta,
e sotto pena di scnmunica/.ione. Costoro erano de’ piü fini ladri,
che fossero al Mondo. Fu data licenza a quei, ch’ erano rubati,
che potessero rubar loro insino alla quantitå del loro danaro;
Sicché furouvi alcuni uomini, che audarono insieme una notte, ed
en-trati in una stalla, dove erano alquanti loro cavalli, gliene tolsero
uno il piü bello. Coloro volendo il cavallo, convennero di restituire
a i nostri di molte robe. Cosi vedendo di non poter piü robare,
andarono verso Roma.

Nota, che questa era la piü brutta genia che mai fosse in

1 queste parti. Erano magri, e neri, e mangiavano come porci. Le
feminine loro andavano in camicia, e portavano una schiavina ad

2 armacollo, e le anella alle orecchie con molte velame in testa. Una

I Der sigtes uden tvivl til, at de brugte fingrene i stedet for kniv
og gaffel; jf. Grellmann s. 45, Liebich s. 86.

2. Om den her beskrevne kvindedragt jf. Bataillard 1814 s. 39 anm

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