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Quando tremando e sospirando, un giorno,
Roma abbandono e poi lTtalia bella,
Gol ciel sereno e la pura favella,
E il suol, d’eterni fiori e allori adorno:
Quando alle patrie arene alfin ritorno,
LTtalia ancor, la patria mia novella,
Gome una chiara, ma lontana Stella
Mi spargerå celesti raggj intorno:
E nella primavera almen verranno
I cigni a rallegrarmi e i soavi venti,
All* alma mia ångendo un caro inganno.
E in qnei felici e teneri momenti
Nel fondo del mio cuore echeggeranno
Di tua Romanza i deliziosi accenti.
9.
Del plauso popolar Tu sci 1’oggetto;
Ma <juesto é somigliante alla favilla,
Ch*oggi incantando alletta ed arde e brilla.
Domani estinta, cangia il bello aspetto:
Quando il sospiro d’un sensibil petto,
Di sparse lagrime una sola stilla,
Sebben non fa romor e non scintilla,
E’ un piu gran segno del verace afietto.
A. Te Tomaggio mai non sarå tolto,
E della gloria i risplendenti rai
4L Yivranno e sempre T’omeranno il volto: a
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